Vertenza Semat: Filca Cisl e i sindacati di categoria, emblematica dei problemi del territorio
FILCA - La crisi di mercato, oggettiva quanto persistente, che continua a segnare in negativo l’indotto edile dell’Ilva, vede una tra le più grandi imprese nazionali del settore, la Semat, presente da anni a Taranto, in particolare sofferenza, determinando con ciò, negli ultimi nove mesi, la messa in c.i.g.o. di parte del personale dipendente.
Cgil, Cisl e Uil, insieme con le rispettive Federazioni di settore, Fillea, Filca e Feneal, hanno sollecitato la Prefettura ionica a convocare un incontro su questo, tenutosi a Palazzo del Governo lo scorso 4 maggio, per conoscere sollecitando anche risposte di merito all’Ilva, le prospettive aziendali prossime e future.
Le stesse ragioni avevano portato le OO. SS. a proclamare otto ore di sciopero, di tutto il personale, il 29 aprile scorso e ad organizzare nella circostanza un sit-in presso la Prefettura, anche a fronte degli ingiustificati atteggiamenti discriminatori messi in atto dalla Semat, a cominciare dalla messa in c.i.g.o. sempre degli stessi lavoratori.
Una scelta scellerata, quest’ultima, a giudizio delle OO.SS., in quanto la particolarità del C.c.n.l. del settore comporta che siano privati della redditività aggiuntiva a carico della Cassa Edile – quella che per altri sono la 13^ e la 14^ mensilità – i lavoratori che non abbiano avuto accantonamenti specifici in quanto, appunto, in c.i.g.o.
L’aggravante, a giudizio delle OO.SS., è costituito dal fatto che, inopinatamente, la Semat mette in ferie forzate il personale rientrato dalla c.i.g.o., determinando l’ulteriore beffa che le stesse ferie risultino prive di indennizzo, proprio per la ricordata assenza di accantonamenti alla Cassa Edile.
Un circolo vizioso, una vera e propria illegalità denunciata al tavolo prefettizio da Cgil, Cisl e Uil e da Fillea, Filca e Feneal, che hanno, perciò, rivendicato la rotazione nella c.i.g.o. di tutto il personale.
La Semat si è riservata di dare risposte entro una settimana, mentre l’Ilva ha pensato “bene” di non rispondere alla convocazione del Prefetto.
La lotta per il lavoro e per una riorganizzazione razionale della c.i.g.o. nella Semat continueranno ad essere al centro dell’iniziativa di Fillea, Filca e Feneal e, in assenza di riscontri positivi, altre iniziative di lotta sono già annunciate.
Cgil, Cisl e Uil e Fillea, Filca e Feneal, considerano questa vertenza emblematica delle ricadute su questo territorio della crisi in atto ma auspicano, al contempo, che la stessa mai determini una guerra tra poveri, peggio se ciò avviene con il concorso della Semat che sembra voglia alimentare risentimenti arbitrari tra i propri dipendenti.