Cgil, Cisl e Uil Taranto: quando la consulta per lo sviluppo del territorio?
CISL TARANTO - Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil, a dodici mesi dal varo ufficiale della piattaforma rivendicativa del 30 maggio 2009 hanno riassunto oggi, nel corso di una Segreteria unitaria, un anno di vertenzialità territoriale e riproposto in maniera diretta la via per l’uscita dalla crisi.
Quella piattaforma, nella valutazione data da Cgil, Cisl e Uil, mantiene la sua forza e strategicità anche alla luce di una situazione economica ed occupazionale che è in peggioramento, avendo già portato a meno settemila unità il numero degli occupati nel 2009 rispetto al 2008 (fonte: Camera di Commercio 2010) e segnato incrementi sostanziali tanto nel monte ore di cassa integrazione, quanto sul fronte dei lavoratori con reddito bassissimo.
Per Cgil, Cisl e Uil questi acuti della crisi, con iceberg di tragicità nel settore dell’indotto e appalto Ilva, del Porto, degli appalti per le scuole statali e nella vertenza di Teleperformance, non possono essere trascurati, per cui il primo traguardo dovrà essere la difesa strenua dell’esistente.
I capitoli riguardano essenzialmente l’Ilva, il suo indotto e appalto, l’Arsenale MM. e tutti gli altri grandi insediamenti industriali del territorio, senza trascurare quel volano ancora inceppato del porto (bonifiche e aree demaniali) e dei potenziali investimenti nel settore della logistica (circa 200 milioni per la piastra logistica) ancora ostaggio del Cipe.
Per queste ragioni il Sindacato confederale rilancia lo strumento che da sempre ha proposto come tavolo di condivisione e programmazione: la Consulta dello sviluppo, presieduta dalla Provincia di Taranto, per il coordinamento e l’unificazione degli interventi da assumere.
Consulta per lo sviluppo come luogo di incontro territoriale, che sappia mettere assieme e rilanciare le grandi vertenze che attualmente congestionano la realtà tarantina e subito dopo coinvolgere la Regione Puglia.
Cgil, Cisl e Uil continueranno a fare la loro parte; a partire da domani, dal presidio sotto la Prefettura di Taranto dei lavoratori di Tct, mentre i passi successivi saranno un’iniziativa di mobilitazione con i Sindacati nazionali sul Porto e la convocazione dell´Attivo unitario territoriale dei propri delegati.
Ma il tema del lavoro procede insieme con quello della sostenibilità ambientale.
Cgil, Cisl e Uil nel ribadire il proprio impegno perché l’ambiente e la sicurezza, nonché la salute di cittadini e lavoratori sia garantita, auspicano il ritorno a percorsi condivisi e unitari che hanno già prodotto risultati importanti come quelli sulla Legge per la diossina.
Così non è per l’iniziativa indetta da Altamarea il 29 maggio prossimo, come altrettanto improduttivo esse ritengono il percorso verso il referendum sulla chiusura totale o parziale dell’Ilva.
Dette azioni, infatti, portano a spaccature e divisioni di cui il territorio non ha assolutamente bisogno.