Stelle al Merito del Lavoro conferite a due dirigenti della Cisl Taranto Brindisi
Si tratta di Tommaso Bruno e Pietro De Giorgio
[Cisl Taranto Brindisi]
Lo scorso 1° Maggio ha avuto luogo presso l’Auditorium della Legione Allievi Guardia di Finanza in Viale Europa 97 a Bari, la consegna della decorazione “Stella al Merito del Lavoro” conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a lavoratori che si sono distinti per singolari meriti di perizia, laboriosità, condotta morale e requisiti di anzianità, tra i quali figurano due attuali dirigenti della Cisl Taranto Brindisi, Tommaso Bruno, responsabile dal 2014 del Dipartimento Politiche sociali e Pietro De Giorgio, dal 2017 componente della Federazione territoriale dei Pensionati, la Fnp Cisl. “Una circostanza che ci ha soddisfatto e resi particolarmente felici insieme con tutto il nostro Gruppo dirigente Cisl – è il commento del Segretario generale Antonio Castellucci – non solo per il significato valoriale in sé, tradizionalmente legato, nel nostro Paese, al conferimento della Stella al Merito del Lavoro nel giorno dedicato alla Festa del 1° Maggio ma anche perché gli amici e colleghi Bruno e De Giorgio, dopo una lunga vita di lavoro attivo, caratterizzata dalla loro adesione esclusiva alla nostra Organizzazione, contribuiscono ancora oggi con professionalità, competenza, esperienza, capacità elaborativa e sensibilità umana ad implementare, con riferimento alle politiche di welfare le nostre iniziative vertenziali”. Tommaso Bruno, nato nel 1940, si iscrive nel 1966 alla Federazione dei metalmeccanici Cisl (Fim) da operaio dipendente del IV Centro siderurgico Italsider di Taranto; nel 1973 viene nominato per la stessa Federazione e fino al 1976 responsabile nazionale per la siderurgia. A seguire e fino al 1984 viene eletto componente di segreteria della Fim Cisl di Taranto, segretario generale provinciale fino al 1986 e poi segretario generale regionale di Puglia fino al 1988 quando diviene segretario della Cisl di Puglia fino al 1999. Dalla stessa data e fino al 2003 è componente di segreteria della Federazione Pensionati Cisl di Puglia, poi segretario generale della stessa Federazione di Taranto, fino al 2014. “La mia esperienza del lavoro e, in quanto sindacalista, al servizio del lavoro, trova nella Stella al merito ricevuta una sintesi tanto gradita quanto francamente inaspettata – dichiara Tommaso Bruno che il 2017 ha anche pubblicato il libro “Un Sindacato industriale del Sud” - per cui ringrazio la Cisl che ha voluto segnalarmi per questa prestigiosa decorazione e ringrazio quanti hanno condiviso con me ed in particolare i dirigenti più giovani che continuano a farlo, l’impegno sindacale che oggi è ancor più esigente rispetto ai miei inizi, quale missione di servizio ai lavoratori, ai pensionati, ai tantissimi giovani ancora disoccupati, ai cittadini in senso generale e ad un territorio da cui rimuovere i rischi persistenti di marginalità sociale, sanitaria e socio-sanitaria”. Pietro De Giorgio, nato nel 1952, dopo un periodo di esperienza nel settore edile nel 1972, si arruola fino al 1974 nella Legione Guardia di Finanza prestando servizio come Guardia di confine. A seguire viene assunto come operaio elettromeccanico presso il Petrolchimico Montecatini Edison di Brindisi mentre dal 1985 al 1992 è dipendente del Petrolchimico Enichem, dove viene nominato referente Flerica (oggi Femca) Cisl e successivamente Rappresentante sindacale unitario (Rsu). Dal 1993 al 2002 lavora presso il Petrolchimico Sindyal S.p.A. come impiegato tecnico elettromeccanico, poi dal 1997 al 2005 ricopre la carica di Segretario generale territoriale Flerica-Femca Cisl di Brindisi, mentre a seguire e fino al 2013 è componente della segreteria Cisl di Brindisi e con l’accorpamento dei territori Taranto Brindisi componente della nuova segreteria fino al 2017 quando viene eletto componente di segreteria della Federazione Pensionati Cisl (Fnp). “Sento tutta la responsabilità di un riconoscimento molto importante - confida Pietro De Giorgio - perché come Maestri del Lavoro ci sentiamo impegnati a dare un contributo aggiuntivo di testimonianza e di responsabilità nei confronti dell’esercito di giovani che rischiano di desertificare le nostre aree territoriali, cercando altrove di dare senso alla propria vita, in quanto persone e in quanto professionisti. Come pensionati della Cisl abbiamo contribuito e continueremo a farlo, senza soluzione di continuità, a sostenere non soltanto la vertenzialità sindacale mirata ad un welfare finalmente generalizzato ed inclusivo ma anche a politiche attive del lavoro che facciano ripartire il nostro Paese, in un contesto europeo che può e deve autorizzare le speranze di progresso delle nuove generazioni”.
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