[Cisl Taranto Brindisi]
Il confronto concertativo realizzato finora da Cgil Cisl Uil territoriali con le rispettive Federazioni di categoria componenti la Cabina di Regia istituita con la ASL/Brindisi, dopo un periodo interlocutorio ha assunto, finalmente, caratteri concreti e costruttivi a partire dagli ultimi incontri. Il Coordinamento Politiche Sociali della Cisl (Segreteria territoriale, Fnp, Fp, Fisascat, Cisl Scuola, Cisl Medici) che mai aveva risparmiato al management della stessa ASL ed alla Regione Puglia critiche, per le decisioni assunte e per la sostanziale indisponibilità ad un confronto concreto sugli effetti del Piano di Riordino Ospedaliero, già nell’incontro di Cabina di Regia del 23 maggio scorso aveva richiesto, in modo puntuale, che si avviasse un percorso di verifica stringente su:
la situazione ospedaliera relativa al Riordino e l’offerta sanitaria oggi presente nei Presidi Ospedalieri di Brindisi, Francavilla Fontana, Ostuni, del Plesso di Ceglie Messapica e sui relativi posti letto;
la realizzazione della rete di Assistenza Territoriale attraverso tutti i PTA (Presidi Territoriali di Assistenza) previsti in sostituzione degli ospedali dismessi e la riorganizzazione ed ammodernamento dell’intera struttura dei servizi sul territorio (Poliambulatori specialistici, Ospedali di comunità, ecc.);
l’abbattimento delle liste di attesa, anche alla luce dei recenti Piani Nazionale e Regionale per il governo delle medesime liste;
il tutto, ovviamente, insieme ad un verifica sulle attrezzature e sulle risorse umane e professionali necessarie a far funzionare le varie strutture e alle azioni necessarie a colmare le attuali carenze.
Nell’ultimo, incontro del 10 luglio scorso, si è potuto riscontrare un positivo cambiamento di rotta da parte della stessa Direzione Generale della ASL in quanto, accogliendo precise richieste sindacali, ha iniziato a dare risposte ai problemi dell’offerta sanitaria nei Presidi Ospedalieri, tracciando un quadro organizzativo delle rispettive specialità cliniche e dei posti letto relativi. Al contempo il Direttore Generale preannunciava, alla ripresa postferiale di settembre, una verifica mirata rispetto ai PTA ed all’Assistenza sanitaria e socio-sanitaria sul territorio e sulle liste di attesa per le quali la ASL sta predisponendo la bozza di Piano Aziendale. Il Coordinamento Politiche Sociali della Cisl, in particolare, ha esplicitamente preso atto di tale cambiamento di rotta ed ha chiesto alla ASL di corredare quanto esposto verbalmente dal Direttore Generale con una più precisa documentazione, sulla quale operare valutazioni e riscontri. La ASL nei giorni successivi al 10 luglio, ha effettivamente prodotto e inviato a Cgil Cisl Uil e rispettive Federazioni, insieme con la bozza di verbale della seduta, una documentazione dettagliata della situazione ospedaliera con l’elenco delle rispettive specialità cliniche e relativi posti letto; oltre ad un report del Direttore Generale sullo stato di avanzamento ed implementazione dei cinque PTA previsti in provincia di Brindisi, che mette oggi le OO.SS. nella condizione di aprire anche su questo un concreto confronto di merito. Sulla questione dei posti letto la Direzione Asl, già negli incontri di Cabina di Regia, aveva anticipato la prossima attivazione di 128 posti dei 999 previsti dal Piano di Riordino e che gli stessi sarebbero stati oggetto di discussione, al fine di comprenderne i luoghi e i tempi. Per quanto riguarda le liste di attesa, sempre nell’incontro del 10 luglio è stato chiesto di discutere preventivamente in Cabina di Regia la bozza di Piano Aziendale che la ASL dovrà, a seguire, inviare alla Regione. Con tali puntualizzazioni il Coordinamento ritiene utile ribadire che occorrono non certo ulteriori tensioni sociali a livello territoriale, o prese di posizioni, o azioni unilaterali di una singola O.S., rispetto a percorsi unitari condivisi negli anni – coordinati altresì dai rispettivi livelli regionali e nazionali – quanto invece proposte da portare ai tavoli negoziali e senso di responsabilità come condizione per proseguire ed anzi intensificare il confronto unitario con la ASL, così da ottenere sulla sanità quei risultati che servono all’intera comunità brindisina. A maggior ragione afferma che la vertenzialità in atto non è solo un problema di posti letto mancanti, anche perché verosimilmente le responsabilità specifiche sarebbero da ricercare altrove, nella politica oltreché negli apparati amministrativi. Esiste, insomma, un problema complessivo di qualità dei servizi sanitari offerti e di liste di attesa, in quanto temi correlati all’ammodernamento del sistema sanitario, senza ignorare possibili peggioramenti, in virtù della misura di quota 100, della situazione numerica, entro la fine dell’anno, del personale dipendente diretto e di quello indiretto, cioè anche dei sistemi appalto e indotto. Forte della consapevolezza che non si è all’anno zero, il Coordinamento Politiche Sociali della Cisl continuerà a svolgere il proprio ruolo propositivo ed innovativo, in un confronto difficile che, anche per questo, non è ancora di imminente soluzione.