Somministrati: Fistel e Felsa Cisl, un futuro dignitoso per i lavoratori della commessa Inps
[Cisl Lecce, Fistel Cisl, Felsa Cisl]
I Segretari della Fistel Cisl e della Felsa Cisl di Lecce, rispettivamente Gianni Bramato e Valentina Pascali, esprimono grande preoccupazione a seguito dell’incontro tenutosi giorno 8 ottobre presso Assolombarda con la RTI Comdata/Network Contact, assegnataria della gara per i servizi di contact center di INPS. La discrasia tra le liste dei lavoratori impattati dal cambio appalto ricevute dalle aziende uscenti e quelle ricevute dalla committenza genera di fatto un contesto poco chiaro, che mette in serio pericolo il futuro occupazionale di tanti lavoratori coinvolti in questo delicato passaggio. All’incertezza causata dalla mancata definizione del perimetro degli aventi diritto all’applicazione della clausola sociale si aggiunge un deciso mutamento di intenzioni da parte dall’ RTI entrante, che durante il tavolo del 13 settembre, aveva dichiaratamente espresso un reale interesse anche verso la forza lavoro in somministrazione impiegata sulla commessa. Nello specifico sulla sede Transcom di Lecce operano oltre 100 lavoratori in somministrazione impiegati in maniera stabile e continuativa sulla commessa e non solo per governare flussi di lavoro occasionali e discontinui. In moltissimi casi, infatti, parliamo di lavoratori con oltre 30 mesi di anzianità sulla medesima attività. Pur consapevoli che il perimetro delle clausole sociali non tiene conto direttamente della somministrazione, invitiamo l'INPS e Comdata a valorizzare lo spirito della norma che punta a difendere l’occupazione e i lavoratori in stato di fragilità, rispettando così appieno la responsabilità sociale dell’impresa e non considerare invisibili questi lavoratori che, negli anni, si sono sempre distinti per serietà, abnegazione e qualità del servizio offerto. Una forza lavoro professionalmente elevata, consolidata e qualificata da una formazione completa. Come Fistel Cisl e Felsa Cisl di Lecce metteremo da subito in campo tutte le azioni possibili per garantire ai lavoratori in somministrazione del sito leccese un dignitoso futuro occupazionale ed evitare che un territorio come quello salentino, già martoriato da un atavica carenza di occupazione, subisca l'ennesima ingiustizia.
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