Internalizzazione servizio Cup: si convochi anche Sanitaservice al vertice in Prefettura

La richiesta di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Filcams Cgil e Fisascat Cisl di Foggia

[Fim Cisl, Fisascat Cisl, Cisl Foggia]

“Non comprendiamo come mai all’incontro fissato per il prossimo 5 febbraio in Prefettura non sia stata convocata anche Sanitaservice. E non comprendiamo, anzi contestiamo molte parti dell’Avviso Pubblico di selezione redatto proprio da Sanitaservice ancora non oggetto di delibera e pubblicazione, ma circolato in questi giorni tra i lavoratori”. Milly Campodipietro Segretario generale Fim Cisl Foggia, Ciro Di Gioia Segretario generale Fiom Cgil Foggia, Marcellino Miroballo Segretario generale Uilm Uil Foggia, Angela Villani Segretario Generale Filcams Cgil e Angelo Sgobbo Segretario generale Fisascat Cisl Foggia puntualizzano e ribadiscono la loro posizione a tutela dei lavoratori della GPI S.p.A., gestore del Servizio CUP della ASL FG per il quale è in atto la procedura di internalizzazione. “Abbiamo avviato la ‘procedura di raffreddamento’ dello stato di agitazione proprio per attestare la volontà propositiva e per trovare una soluzione condivisa, essendoci in ballo dei servizi di pubblica utilità ed il futuro lavorativo di 120 persone. Mentre slitta l’incontro con il Prefetto su richiesta del dottor Vito Piazzolla direttore generale dell’Asl, in un primo momento fissato per il 29 gennaio e fatto slittare senza condivisione, Sanitaservice convoca unilateralmente il Sindacato Confederale e il Sindacato autonomo del comparto. Nel mentre Fp Cgil e Fp Cisl inoltrano richiesta di rinvio in attesa dell’incontro prefettizio già fissato, il sindacato autonomo pensa bene di incontrarsi, creando caos incomprensibile non conoscendo il percorso di questi lavoratori. Chiediamo che al vertice in Prefettura con l’Asl di Foggia e la GPI Spa sia presente anche Sanitaservice, così come da richiesta formulata, per poter chiarire come mai il suo Statuto non venga adeguato alle nuove linee guida della Regione Puglia che prevedono, oltre all’internalizzazione dei lavoratori CUP e CONTACT CENTER, anche quelle dei lavoratori che operano al CED - evidenziano Campodipietro, Di Gioia, Miroballo, Villani e Sgobbo – Chiediamo: la clausola sociale per la salvaguardia dei posti di lavoro come si concilia con l’internalizzazione dei lavoratori e con l’emissione di un bando di concorso per la selezione? Come mai a Brindisi e Lecce il Presidente della Regione Puglia Emiliano procede per automatismi, a Foggia procede per automatismi per gli autisti, e per i lavoratori del CED ha invece deliberato una nuova gara, utilizzando l’accordo quadro regionale a cui l’Asl di Foggia precedentemente aveva aderito? Il tutto ignorando quanto stabilito dalle nuove linee guida, che per il CUP e il CONTACT CENTER non sembrano abbastanza, tanto che bisogna accendere ad una selezione con prova di esami. Perché questo non allineamento? Noi non ignoriamo il contenuto delle norme, non di sicuro quelle applicabili al caso, e non ignoriamo il dovere fondamentale di tutelare i posti di lavoro e di vigilare sulla piena regolarità di procedure e pratiche che quei posti di lavoro potrebbero mettere a rischio. Anzi, riteniamo che il confronto possa evitare tutto questo, mentre il sottrarsi potrebbe celare interessi trasversali”.

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