Covid-19: dialogo sociale per fare fronte alle criticità del territorio brindisino

Nota dei Segretari territoriali di Cisl Cgil Uil, Castellucci –  Macchia - Licchello

[Cisl Taranto Brindisi]

Cgil Cisl Uil ritengono indubbio che l’emergenza sanitaria nel territorio brindisino, legata al Covid-19, sia il primo problema da affrontare ma, al contempo, considerano anche inquietanti le conseguenti crisi, sia economica che sociale, in fase di repentina evoluzione. Non c’è altro tempo da perdere: serve intervenire con più forza per fronteggiare il forte disagio delle stesse imprese, dei lavoratori, dei cittadini, di tanti disoccupati e delle rispettive famiglie. Cgil Cisl Uil territoriali prendono atto delle dichiarazioni del Governo di sabato u.s., riguardanti i 4,9 miliardi da anticipare ai Comuni e a valere sul fondo di solidarietà ed esprimono l’auspicio che ciò possa consentire effettivamente agli Enti locali di intervenire in modo energico e straordinario, con i primi 400 milioni, ancorché insufficienti, destinando tali risorse, con buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari, alle persone indigenti ed impossibilitate per  ragioni economiche a fare la spesa. Al contempo però, abbiamo l’obbligo di pensare anche al futuro del nostro territorio, al dopo emergenza; Brindisi mai come in questo momento storico necessita di Istituzioni forti e di una classe politica capace di agire responsabilmente, che sia in grado di assicurare immediate certezze, di trasferire ai cittadini massima fiducia unita alla consapevolezza che nessuno rimarrà solo né abbandonato e, questione non secondaria, di elaborare insieme con le Parti sociali obiettivi e proposte di rilancio economico del territorio, atteso che finita l’emergenza nulla sarà più come prima. Il rischio che il virus avanzi inesorabilmente deve continuare a far esercitare, da parte di tutti, responsabilità e adesione alle misure di contenimento impartite dalle Autorità sanitarie, pur a fronte del forte disagio delle persone, specie di disoccupati, di padri di famiglia sfiduciati, i quali se colpiti potrebbero arrivare a situazioni estreme. Dopo anni di tagli forsennati al sistema sanitario nazionale e regionale, ai tanti saccenti che esternano sulle problematiche sanitarie oggi Cgil Cisl Uil ricordano le grandi lotte vertenziali poste in essere negli ultimi anni e come esse abbiano nel tempo denunciato ciò che non funzionava o che andava organizzato molto meglio. Particolarmente complessa e critica è la situazione presente a livello territoriale tenuto conto che l’ultimo Piano di riordino ospedaliero, già di per sé estremamente penalizzante per la provincia di Brindisi, è stato applicato dalla ASL/BR solo nella parte delle dismissioni e non ha, contestualmente, attivato servizi e posti letto previsti dallo stesso Piano. Dunque, solo oggi, anche sul nostro territorio, chi ha osteggiato la ricorrente ricerca di dialogo e di contrattazione sociale assume consapevolezza di quale valore possieda una sanità pubblica efficace ed appropriata, una medicina territoriale efficiente, più posti letto idonei in termini di numero e di qualità con reparti specializzati per assicurare cura e assistenza a tutti, di qualsiasi età, etnia e di qualunque ceto sociale e senza doversi misurare con la drammatica scelta di preferire un giovane ad un anziano. Cgil Cisl Uil, riprendendo i contenuti dei DPCM in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, emanati grazie all’accordo Governo-Sindacati, chiedono con forza alla Direzione generale della Asl/Br di fronteggiare l’emergenza Covid-19 attraverso la contrattazione sociale ed al confronto serrato e di adottare provvedimenti appropriati condivisi, a fronte delle molteplici criticità rilevate. Tra queste, la ancora mancata protezione e prevenzione (esempio, esame tampone) di tutto il personale sanitario, nonché la non compiuta gestione delle emergenze che coinvolgono altro personale non direttamente dipendente dalla Asl/Br perché tutti, compresi gli Operatori sanitari impegnati in ogni nosocomio ed in ogni struttura sanitaria, sono da considerare, oggi, veri custodi di umanità. È anche per questo che ai medici, agli infermieri, a tutti gli operatori sanitari impegnati nelle varie strutture sull’intero territorio brindisino Cgil Cisl Uil manifestano totale riconoscenza per la grande professionalità e il perseverante lavoro da tutti svolto con responsabilità, quotidianamente. Gravissima, al riguardo, è la mancata fornitura a tutti questi operatori di dispositivi di protezione individuale (DPI) omologati e l’oggettiva incertezza su come sarà affrontato l’eventuale picco del contagio, ovvero, inoltre, quanti posti saranno disponibili complessivamente per terapia intensiva e se sono in corso di individuazione ulteriori siti per incrementare i posti attuali. Contestualmente ineludibile dovrà considerarsi, con il contributo attivo della Asl Brindisi e dei Comuni della provincia,  l’assistenza alle persone anziane, specialmente ai non autosufficienti e alle loro famiglie, attraverso una verifica attenta affidata agli Ambiti territoriali ed ai rispettivi Assessorati alle Politiche sociali, in modo da vigilare, intervenire o istituire servizi alternativi domiciliari, o l’assistenza psicologica telefonica, oppure i servizi di spesa domiciliare, per arginare sul nascere situazioni di disagio, già osservate, delle fasce sociali più deboli. Per tutto questo, Cgil Cisl Uil chiederanno al Prefetto, nel corso dell’incontro in video conferenza già convocata per il 30 marzo p.v., l’istituzione di una cabina di regia con un canale comunicativo dedicato, con la presenza della Direzione ASL/BR che dovrà fornire al territorio, attraverso i Sindaci dei Comuni, ogni utile aggiornamento quotidiano circa l’evoluzione della malattia, i numeri eventualmente aggiuntivi dei contagi (casi accertati, sospetti, da analizzare, ecc.). Al Prefetto sarà chiesto anche un confronto sulle modalità di applicazione del DPCM riguardante la continuità operativa, nel territorio, delle attività considerate essenziali, dove garantire sicurezza e prevenzione per limitare il contagio. Cgil Cisl Uil ringraziano, non per ultimo, oltre ai tantissimi addetti della sanità, gli operatori delle Forze dell’Ordine, della Protezione civile, dei Vigili del Fuoco, delle Polizie municipali, anche tutte quelle lavoratrici ed i lavoratori, che nel silenzio giornaliero, consentono alle nostre comunità e al Paese di andare avanti, grazie alle loro attività indispensabili: i commessi impegnati nelle attività commerciali di supermercati, i lavoratori agricoli, i farmacisti, i numerosi lavoratori impegnati negli istituti di credito e di poste italiane, i  lavoratori dei trasporti e tanti altri dipendenti di numerose imprese di vari settori, come farmaceutica, energia che per vari motivi possono accedere a lavoro solo in smart working. Cgil Cisl Uil, che continuano senza soluzione di continuità. a rappresentare le giuste rivendicazioni dei cittadini, anche nell’attuale momento di difficoltà acuta, incoraggiano tutti a manifestare coraggio, essere vigili con forza d’animo e corresponsabilità sociale.

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