Erogazione Cig: Cisl Fp, i lavoratori Inps sommersi da ingiustificati insulti
[Cisl Fp, Cisl Bari]
Non sparate sul pianista! Era questo il cartello affisso nei saloon nell’epoca dei film western, per evitare che nelle risse e sparatorie venisse coinvolto chi non aveva colpe ed anzi allietava la clientela con il suono della musica. È un cartello che forse andrebbe affisso in molti uffici per evitare che con l’antipatica ma sempre attuale politica dello scaricabarile si colpisca chi invece con grandi sacrifici e senso di responsabilità sta prodigandosi per erogare prestazioni. Stiamo parlando dei lavoratori dell’Inps, indicati in troppe occasioni come i responsabili dei ritardi nell’erogazione della cassa integrazione, per la comprensibile disperazione di quanti da mesi attendono quel pagamento. Ed allora è bene chiarire che in generale la procedura della cassa integrazione è complessa e questo lo sapevano tutti nel momento in cui è stato scelto questo strumento che prevede una serie di adempimenti. E dovrebbe saperlo anche il Governatore Emiliano, quando rivendica che la Regione ha fatto tutto quanto di propria competenza. Poiché i dati sono più eloquenti delle parole, la CISL Funzione Pubblica di Bari evidenzia che nella provincia di Bari sono state presentate domande di cassa integrazione per circa 8 mila lavoratori. Dal 24 aprile al 6 maggio la Regione Puglia ha inviato le previste determinazioni per poco meno di 2 mila lavoratori e che per le restanti domande (circa 6 mila) le determinazioni (a volte da correggere) sono pervenute tra il 7 ed il 12 maggio. Una valanga di domande in cui la decisione regionale è solo un presupposto di un complesso percorso operativo. L’Inps di Bari, afferma il Coordinatore Territoriale INPS della Cisl fp barese Giuseppe De Palma, ha quintuplicato il personale addetto normalmente alla istruttoria della cassa integrazione, con rapidi ed efficaci corsi di formazione, che hanno messo ancora una volta in luce il livello di professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Inps. Hanno lavorato silenziosamente, continua il sindacalista DePalma, e non solo quelli addetti alla cassa integrazione, anche di sabato e domenica e nei giorni festivi, spesso in orari improbabili, uniti nello sforzo di erogare il maggior numero di prestazioni possibili, consapevoli dell’emergenza che caratterizza questo momento. Ed invece sono stati additati come i responsabili della mancata erogazione di prestazioni come la cassa integrazione, mettendo a rischio anche la loro incolumità fisica. Per questo il Reggente della CISL FP di Bari, Francesco Capodiferro, nell’esprimere la piena solidarietà ai lavoratori dell’Inps, denuncia il pericolosissimo tentativo di attribuire al personale, che invece sta profondendo generosamente ogni sforzo, responsabilità che andrebbero eventualmente ricercate altrove. Denuncia alle autorità competenti, la grave situazione di rischio che incaute affermazioni da parte di chi rappresenta la istituzione regionale espongono il personale addetto alle attività indifferibili che viene atteso spesso con intenzioni tutt’altro che pacifiche, all’entrata ed all’uscita dagli uffici, da chi è stato indotto da dichiarazioni ingiuste e non veritiere a ritenerli responsabili di un mancato pagamento, per non parlare di insulti e minacce irripetibili per telefono o via mail.
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