Maia Rigenera: Fit Cisl, il coraggio di chi vuole coesione fra impresa e dipendenti
[Cisl Foggia, Fit Cisl]
La notte del 30 maggio si è verificato un incendio all’interno dell’area produttiva della Maia Rigenera, azienda presente in località Ripatetta a Lucera. L’azienda non è in attività piena - causa indagini in corso da parte delle procure di Foggia e Bari - e, pertanto, sottoposta a controllo giudiziario. La missione del presidente, dott. Salandra, è sempre stata sin dall’inizio quella di rilanciare l’attività, attraverso un riassetto organizzativo con nuove progettualità per una rivalutazione in ambito ambientale e rilancio economico e tecnologico con immissione di nuovi capitali privi di finanziamenti pubblici. Questo processo riguarda anche quaranta unità lavorative, 16 delle quali sono attualmente in CIGO. La Fit Cisl, in questa delicata fase di rilancio, ha contribuito fattivamente attraverso un articolato accordo di CIGO a garantire a tutti i lavoratori interessati un equo contributo lavorativo con l’impegno di far rientrare tutti nella fase produttiva nel momento in cui si fosse riuscito a sbloccare i vincoli di conferimento della materia prima. Questo incendio, per altro verbalizzato dai vigili del fuoco come “doloso”, mina il futuro di quest’azienda rendendolo ancora più critico. Malgrado tutto, tutti i dipendenti, con grande senso di responsabilità si sono immediatamente resi disponibili e tutt’ora sono al lavoro per cercare di recuperare non solo i tempi sull’inizio attività ma anche sperare per il loro futuro di lavoratori della Maia Rigenera. La simbiosi datore/lavoratori è nata spontaneamente sin dall’inizio e oggi tutti i lavoratori hanno indossato le loro tute e i loro DPI e hanno affiancato i vigili del fuoco. Questa è la risposta a chi prova a far fallire il tentativo di ripresa delle attività della Maia Rigenera. Questa organizzazione sindacale stigmatizza tali accadimenti e nel contempo si dichiara orgogliosa di rappresentare questi lavoratori ed esprime tutta la solidarietà a questa coraggiosa Azienda e al suo management che intende perseverare nel suo progetto di rilancio. Questo territorio così desertificato da attività industriali non può e non deve permettere che questi accadimenti passino nell’indifferenza. La società civile, quella che ogni giorno tesse la tela del benessere comune con il proprio laborioso impegno, non deve rimanere inerme.
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