Progetto ‘Gol’: sia reso esigibile il valorizzando l’interrelazione sociale col territorio
Nota di Gianfranco Solazzo, Segretario generale Cisl Taranto Brindisi
[Cisl Taranto Brindisi]
C’è un tempo per le analisi ed un altro per renderle esigibili, concrete, declinate con i bisogni del Paese e delle realtà territoriali in cui si vive e si opera; il PNRR in questo 2021 di positiva ripartenza del sistema-Italia è tra gli argomenti sui quali la politica e le istituzioni sono sollecitate, finalmente, a decidere ed a farlo aprendosi al dialogo ed alla partecipazione sociale. “Garanzia di occupabilità dei lavoratori” (GOL) è la nuova misura di politica attiva del lavoro, già in Legge di bilancio 2021 per l’inserimento occupazionale, prefigurata nel PNRR che, a tale scopo, finanzia 4,4 MD (che diventano 4,9 MD con i fondi React Eu), per l’orizzonte temporale 2021-2025. Dunque, GOL è concepito come concreta politica dell’occupazione e di tutele non passive per quanti siano già in CIG o CIGS, oppure beneficiari di Naspi, Dis-coll, Reddito di cittadinanza, per lavoratori fragili o vulnerabili; ed anche per i Neet (giovani che non studiano, non lavorano né cercano un lavoro), i lavoratori fragili, le donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, le/gli over 55, disoccupati di lunga durata e lavoratori con redditi molto bassi, i cosiddetti woorking poor. Almeno tre milioni di beneficiari verranno coinvolti entro il 2025, il 75% dei quali, cioè 2.250mila dovranno essere donne, disoccupate/i di lunga durata, persone con disabilità, giovani under 30, lavoratori over 55; e di questi almeno 800mila dovranno essere coinvolti in attività di formazione, di cui 300mila per il rafforzamento delle competenze digitali. La Conferenza delle Regioni si è pronunciata, nei giorni scorsi, sul Decreto relativo a GOL che sblocca una dote iniziale di 880 milioni del PNRR (il 20%); a seguire, una successiva Conferenza Stato-Regioni farà scattare il countdown, ovvero i 60 giorni nei quali ogni singola Regione o Provincia autonoma, adotterà un proprio Piano per l’attuazione del programma nazionale che sarà validato dall’ANPAL. Il 75% della prima tranche di risorse sarà riconosciuto all’atto dell’approvazione del Piano regionale, le risorse residue verranno erogate una volta rendicontato l’utilizzo di almeno il 50% del totale mentre, in caso di criticità, l’ANPAL Servizi, attiverà interventi di tutoraggio ovvero poteri sostitutivi nel caso infausto di inerzia prolungata. La tempistica, infatti, di approvazione dei Piani prevede il limite temporale del 31 dicembre prossimo; tempi brevi, certo ma per accelerare i quali l’ANPAL ha dichiarato la disponibilità a affiancare le Regioni nel tutoraggio, prima dell’intervento di valutazione che avverrà ex post. Nel decreto è prevista anche una cabina di Regia, partecipata da MISE, ANPAL, Regioni per l’attuazione e il monitoraggio di GOL, che valuterà gli interventi e le attività realizzate. Per le Regioni, inoltre, sono disponibili anche 50 milioni che il Decreto assegna per il Fondo per il Piano nazionale nuove competenze e la riqualificazione professionale, attribuiti in base a due criteri: la quota regionale dei beneficiari della Naspi (peso assegnato 0,80) e quella dei lavoratori in CIGS (0,20). La Regione Puglia e segnatamente i territori maggiormente oggetto di riconversione industriale e di processi decarbonizzazione, come Taranto e Brindisi, costituiscono contesto paradossalmente privilegiato per realizzare “Garanzia di occupabilità dei lavoratori” stanti le criticità sociali che includono, in numero importante, i potenziali beneficiari del Progetto GOL, in un quadro nazionale di complessiva riforma degli ammortizzatori sociali che è ancora materia di confronto tra Ministro del lavoro e Parti sociali. Un nuovo modello di ammortizzatori che per la Cisl dovrà essere sempre più universale, solidaristico, inclusivo, mutualistico, di tipo assicurativo, collegato alle politiche attive del lavoro e che non prescinda da significativi investimenti per la formazione permanente e la crescita delle nuove competenze. Dunque, il nostro pensiero non può non essere rivolto alle 49 vertenze aperte presso la Task Force regionale pugliese sulle crisi occupazionali (SEPAC) che vede coinvolti circa 5.300 lavoratori, nella maggior parte dei casi residenti proprio nelle province di Taranto e di Brindisi; vertenze che richiedono scelte strategiche ponderate, condivise, a beneficio dei dipendenti diretti e di quelli impegnati nei sistemi appalto e indotto stante, anche, la decisiva incidenza delle stesse nella determinazione del Prodotto interno Lordo (PIL) nazionale. Il Progetto GOL può e deve inaugurare una nuova stagione di partecipazione e di corresponsabilità che veda Regione Puglia, Enti locali, mondo delle imprese, parti sociali, finalmente aperti e capaci di fare rete per un effettivo sviluppo economico e occupazionale, caratterizzato da sostenibilità ambientale e sociale. La ripartenza del Paese, della nostra Regione e del nostro territorio si distingua per le giuste interrelazioni, che siano effettivamente foriere di una coesione e di una visione di futuro sociale, produttivo, occupazionale che non lasci mai più indietro nessuno.
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