Cisl Lecce visita la Casa di Spiritualità ‘Cuore Immacolato di Maria’ che ospita donne ucraine fuggite dalla guerra
[Cisl Lecce]
Women for Women, ovvero Donne per le Donne. Tutte insieme hanno voluto chiamarlo così l’incontro che il Coordinamento Donne della Cisl di Lecce ha organizzato nella giornata di ieri con le donne ucraine fuggite dalla guerra e ospiti a Merine presso la Casa di Spiritualità ‘Cuore Immacolato di Maria’ dell’Arcidiocesi di Lecce. Un incontro in amicizia che è stato il seguito naturale della prima visita che la segreteria leccese della Cisl aveva avuto con gli ospiti della struttura diretta da Don Luca Nestola, donata alla parrocchia da Don Antonio Montinaro e adesso trasformatasi in centro di accoglienza. Il 25 aprile scorso, infatti, la segreteria provinciale della Cisl, prima di recarsi come da tradizione alla cerimonia organizzata dalla Prefettura nel 77° anniversario della Liberazione dell’Italia dal regime nazifascista, aveva fatto visita alla Casa di Spiritualità di Merine per portare la testimonianza di una vicinanza vera e reale ai profughi ucraini fuggiti dal loro Paese invaso dalla Russia. In quella occasione le donne ucraine avevano chiesto alle donne della Cisl un segnale di solidarietà che andasse nell’ordine di una accoglienza vera, una reciprocità femminile. Avevano chiesto di poter avere qualche dono per la cura della persona che le facesse tornare alla normalità della quotidianità e che anche per un solo momento facesse dimenticare loro gli orrori dai quali erano fuggite. Dei piccoli pensieri che le riportassero alla vita di sempre in cui nell’affollarsi degli impegni giornalieri si trova sempre un po’ di tempo da dedicare alla cura della propria persona. Women for women è stato proprio questo grazie alla generosità di alcuni imprenditori del settore che hanno chiesto l’anonimato e alla testimonianza diretta delle donne del sindacato salentino. Un incontro tra amiche in cui scambiarsi pensieri di quotidianità, pensieri all’apparenza effimeri e che sono invece la manifestazione di un rapporto di sorellanza. La Cisl continuerà ad ascoltare queste persone e si metterà a loro disposizione al fine di realizzare un progetto di concreta solidarietà. Dopo questo incontro ne seguiranno altri tesi a cementare un legame di amicizia e di vera integrazione di queste donne e dei loro bambini nella nostra comunità, senza dimenticare la possibilità di condividere qualche opportunità di lavoro non appena sarà migliorata la conoscenza della lingua italiana.
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