Elezioni: Fumarola, sia una campagna elettorale all’insegna del bene comune

A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno e a meno di due mesi dalla data delle elezioni politiche per il rinnovo di Governo e Parlamento assistiamo con preoccupazione alla fiera delle promesse che si è scatenata a cavallo delle festività natalizie in quella che è già una campagna elettorale a base di impegni difficilmente realizzabili. Sembra paradossale che da un lato cali l’affluenza al voto, chiaro segnale di diffidenza verso i nostri rappresentanti a Roma, ma dall’altro cresca la corsa ad argomentazioni e programmi politici di modesta visione del futuro prossimo. Quel che desta molta preoccupazione è il clima sociale fiaccato e di incertezza condito da troppe ineguaglianze. Stressato da oltre 10 anni di crisi che ha fatto allentare e indebolire fortemente i legami sociali, mutando radicalmente per alcune categorie i comportamenti individuali e trasformando antropologicamente la struttura sociale e produttiva, tanto che le persone appaiono timorose verso loro prospettive. Tutto questo genera un livello di insoddisfazione diffusa, che sfocia in fastidio, impotenza, insofferenza e difficoltà nei confronti delle Istituzioni; un malessere che secondo l'ultimo rapporto Censis fa degli italiani un popolo di rancorosi. E dire che proprio il 2017 è stato l’anno in cui si sono visti dei segnali positivi per la nostra economia. Rimane il fatto che i cittadini, le persone, non riescano a percepirne i risultati. È necessario crescere di più, in maniera strutturale, per creare sviluppo e lavoro, unici banchi di prova per far ‘girare’ di nuovo l’economia. Durante quest’ultimo anno la Cisl ha più volte sollecitato chi ha responsabilità di governo – nazionale, regionale e territoriale – ad un impegno più costante accompagnato da una strategia condivisa con tutti gli attori che possono contribuire a questa uscita definitiva dalla crisi economica e sociale. La crescita debole della Puglia deve essere incentivata con investimenti per l’apertura di nuovi cantieri utili a quelle infrastrutture che talvolta invochiamo come necessarie ma che non partono mai. Lo sviluppo della Puglia può trarre vantaggio dalla soluzione di vertenze che si trascinano da troppo tempo e che si sono impantanate nelle paludi dei ‘no’. Un esempio su tutti è la vicenda della Trans Adriatic Pipeline: la Strategia Energetica Nazionale (Sen) ci spinge all’abbandono del carbone nelle centrali per le produzioni industriali entro il 2025 ma, intanto, si ostacolano le fonti energetiche legate al gas. Se come ripete sempre il nostro Governatore dobbiamo decarbonizzare l’Ilva convertendola al gas, non comprendiamo le distanze sulla realizzazione dell’infrastruttura che porterebbe quel gas. In passato la dura opposizione alla costruzione dei rigassificatori ci ha già fatto pagare un prezzo altissimo in termini di approvvigionamento di fonti energetiche pulite. Per questi motivi la Cisl si augura che il 2018 sia l’anno della chiarezza, del confronto e della partecipazione reale alle scelte che possono far diventare la crescita economica un dato strutturale. E' evidente che il clima nel nostro Paese, così come gli scontri politici tra amministrazione centrale e amministrazioni periferiche, non è dei migliori e quindi regna grande insicurezza, incertezza e perdita dei confini di quei valori che hanno reso, nei decenni, la nostra società civile. Si fa spazio la sfera di populismo, che cavalca gli istinti più bassi della convivenza umana: razzismo, xenofobia, omofobia, antisemitismo a cui si aggiunge una cattiveria che si sta manifestando nelle forme più svariate, da quella fisica specie a danno delle donne, a quella verbale e scritta, il cui veicolo più comodo sono i social dove intimidazioni, minacce, dileggio, regnano indisturbati. E’ per questo che auspichiamo da tutti gli schieramenti politici, nelle prossime settimane, una campagna elettorale che metta da parte odio e rancori e che sappia collocare al centro delle proposte politiche la persona con rinnovata responsabilità e attenzione verso i cittadini, con programmi realizzabili e che sappiano guardare esclusivamente al bene comune e del Paese. Questo riguarda la campagna elettorale ma ciò che ci sta più a cuore è l’attività politica che il nuovo Governo dovrà mettere in campo per programmare nuova occupazione per le giovani generazioni, elemento fragile della nostra società post-crisi. Ma ci aspettiamo anche più attenzione verso le famiglie e più in generale per il welfare. Tutto ciò sarà più semplice coniugando al plurale ogni nostra azione.
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