Reddito di Cittadinanza e Decreto Dignità: seminario Cisl Puglia, sono migliorabili - Fumarola, il tema centrale per le persone rimane il lavoro

“Una panoramica sul Reddito di Cittadinanza, sul Decreto Dignità e sugli effetti nel mercato del lavoro da trattare con visione omogenea e integrata mettendo al centro la persona e gli effetti che i due provvedimenti avranno soprattutto al Sud”. Così Salvatore Castrignanò, Segretario organizzativo della Cisl Puglia, ha aperto i lavori del seminario formativo, dal titolo ‘Lavoro, Dignità, Cittadinanza: mettere al centro la Persona’, allargato ai Responsabili Comunali, Rls Fnp, Rsu, Rsa organizzato dalla Cisl regionale a Bari su questi temi di grandissima attualità con il prezioso contributo tecnico di Livia Ricciardi, del Dipartimento Politiche Mercato del Lavoro e Lorenzo Lusignoli del Dipartimento Politiche Sociali della Cisl nazionale. Quest’ultimo ha approfondito, soprattutto, gli aspetti relativi al Reddito di Cittadinanza a partire dai vincoli, dai benefici economici per i cittadini che ne facessero richiesta, dalla durata della misura, dalle differenze con il Reddito di Inclusione. “Luci ed ombre – secondo Lusignoli – che possono ancora trovare momenti per le modifiche proposte dal sindacato, e dalla Cisl in particolare, nella parte che riguarda l’aggancio con le politiche attive del lavoro e con l’obbligatorietà di sfociare in occupazione sana dopo il periodo di beneficio sancito dalla misura del Governo”. Ricciardi ha, invece, posto l’accento su “i tempi lunghi per il rafforzamento del sistema dei Centri per l’impiego che in numerose regioni italiane sono ancora lontani da quella funzionalità prevista dal Governo che, per quanto abbia annunciato risorse ad hoc, rischia di mettere in crisi proprio i CpI”. Nel suo intervento conclusivo la Segretaria generale della Cisl Puglia, Daniela Fumarola ha sottolineato che la giornata formativa è la prova di quanto la Cisl regionale ripete da tempo: ”confermiamo che il tema centrale, per le persone che rappresentiamo e per i cittadini, rimane il lavoro, mentre nella Manovra 2019 mancano gli investimenti, manca una visione complessiva del Paese e manca il Sud. Sull’autonomia differenziata – ha concluso Fumarola – si rischia di far venire meno il valore dell'unità e del vincolo di solidarietà del Paese”.