Berloco (First Cisl regionale), dalla Puglia consenso unanime alla piattaforma dei bancari

[First Cisl]

Conclusa in Puglia venerdì 24 maggio la tornata assembleare dei lavoratori del credito per l’approvazione della Piattaforma di rinnovo del Ccnl.  Partite il 2 aprile, le assemblee si sono svolte numerose nelle sei province, con incontri nei maggiori istituti e nelle piazze principali, per illustrare la piattaforma rivendicativa redatta dalle 5 organizzazioni sindacali del settore: Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. Unanime il consenso al documento. Qualche numero: 47 assemblee totali: 6 in provincia di Foggia, 5 nella BAT, 24 in provincia di Bari, 4 in provincia di Brindisi, 6 su Taranto, 2 su Lecce; 3517 colleghi consultati: 3510 favorevoli, solo 4 contrari e 2 astenuti. “Siamo molto soddisfatti della ampia partecipazione registrata, la scelta di effettuare le assemblee il più capillarmente possibile ci ha permesso di incontrare tanti lavoratori, il voto espresso manifesta l’apprezzamento per le nostre rivendicazioni” afferma Pasquale Berloco, Segretario generale di First Cisl Puglia. In sintesi, queste le richieste: ampliamento dell’area contrattuale, tutela dell’occupazione attraverso la conferma del Foc (Fondo per l’occupazione), una cabina di regia sui processi di digitalizzazione, rivendicazione salariale di 200 euro medi mensili (circa +6,5%) per lavoratore, l’abolizione del salario di ingresso per i giovani, il miglioramento delle tutele dei dipendenti (reintegra in caso di licenziamento illegittimo col superamento del Jobs Act), una revisione degli inquadramenti, il diritto alla disconnessione, il diritto soggettivo alla formazione, una regolamentazione specifica per il whistleblowing (denunce anonime “interne”), regole nazionali per lo smart working, lo stop alle indebite pressioni commerciali. “È una proposta che nasce dall’esigenza rilanciare il settore del credito, di tutelare il risparmio e la clientela, riconoscendo valore a lavoratrici e lavoratori che in questi ultimi anni di crisi del sistema bancario hanno pagato di tasca propria il risanamento” sottolinea Berloco. “Riguardo all’area contrattuale vogliamo mettere la parola fine alle esternalizzazioni e contrastare il dumping contrattuale che arriva da competitor non bancari (come Google, Amazon, Facebook, Apple). Per quanto concerne la rivendicazione salariale, la richiesta di 200 euro è giustificata dai 9,3 miliardi di euro di utili nel 2018 dell’intero settore bancario e dall’aumento della produttività delle lavoratrici e dei lavoratori; la richiesta economica prevede un incremento del 6,5% derivante quanto al 4,1% dal recupero dell’inflazione,  per un 2,0% legato alla maggiore produttività, oltre ad uno 0,4% come riconoscimento del maggiore impegno dei dipendenti per il risanamento del settore” prosegue il Segretario. “In relazione al diritto alla disconnessione, riteniamo necessario garantire il diritto a non essere perpetuamente collegati alla rete aziendale e, quindi, a disconnettere computer portatili, tablet e smartphone, nel rispetto dell’orario di lavoro, dei tempi di riposo giornaliero e settimanale, di ferie e malattia. E’ solo il primo step, le richieste verranno presentate all’Abi entro il 31 maggio, data di scadenza del contratto in vigore, dopo di che comincerà la trattativa. Non sarà una trattativa semplice e, perciò, non escludiamo il ricorso alla mobilitazione: la voce dei lavoratori è chiara e imprime forza e determinazione alle richieste che porteremo sul tavolo negoziale” conclude Berloco.

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