Fumarola al Quotidiano di Puglia, il tempo scade: la Regione assuma impegni concreti

Intervista alla Segretaria generale regionale della Cisl Puglia

[Cisl Puglia]

“Insieme ai delegati di Cgil Cisl e Uil a Milano abbiamo continuato a rivendicare l’utilità del dialogo tra istituzioni nazionali e sindacati al fine di individuare soluzioni ai tanti problemi del Paese; allo stesso modo chiediamo al governo della Puglia di attivare ogni tavolo e ogni iniziativa utile a dare risposte alla nostra regione”. Nel giorno dell’Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati di Cgil Cisl Uil, che ha preso il via ieri mattina, al Forum di Assago a Milano, la Segretaria della Cisl Puglia, Daniela Fumarola chiede al governo regionale “un’agenda che fissi appuntamenti e impegni” per questo scorcio finale di legislatura, senza lesinare critiche all’Amministrazione Emiliano. Segretaria Fumarola, perché questa richiesta alla Regione? “Beh, soprattutto per un discorso di prospettiva, per evitare che l’attività della regione sia fagocitata da liste e nomi e da una campagna elettorale troppo spesso limitata a rincorrere equilibri tra libro dei sogni e promesse impossibili, tra poltrone future e organigrammi pretesi, il tutto in una sorta di stallo generale”. Mai come in questo momento si moltiplicano gli appelli per i giovani, alla luce di dati allarmanti sulla disoccupazione e di un futuro legato alla questione ambientale. “In una fase storica nella quale milioni di giovani ci stanno indicando la necessità di un’equità ambientale e sociale, non possiamo trascurare temi così rilevanti per il futuro nostro e delle prossime generazioni soltanto per difendere interessi contingenti. Del resto, recentemente la stessa Corte dei Conti, pur approvando il bilancio consuntivo della Regione del 2018, ha evidenziato qualche limite nella capacità di spesa e nella previsione delle entrate. Oggi più che mai serve una concreta programmazione, per non incorrere in errori che ci penalizzino sul fronte delle risorse e al contempo costruire risposte per lavoratori e imprese del territorio. Da qui la necessità di condividere un’agenda precisa con punti essenziali prioritari e appropriati”. Quali sono le priorità sulle quali intervenire? “Solo a titolo esemplificativo penso ad agricoltura, infrastrutture e fondi comunitari: la regione potrebbe verificare nel giro di pochi giorni, lo stato di attuazione della spesa, con particolare riguardo ai fondi Ue, a tre mesi dalla fine dell’anno. Abbiamo la responsabilità di individuare gli interventi e i relativi rischi, e se necessario correggere la rotta, anche per evitare eventuali perdite di risorse. Altro tema ineludibile è quello della sanità e delle politiche sociali col rischio, e forse è più di un rischio, che all’aumento di spesa non migliori l’offerta di salute. In più occasioni lo abbiamo denunciato e crediamo sia giunto il momento di una verifica serrata su liste d’attesa e organizzazione complessiva della macchina socio-sanitaria”. Tornando alla questione ambientale, quale è il suo punto di vista sulla green economy annunciata nel prossimo Def? “Parlare di ambiente limitandoci a farne proclami o demagogia non serve a nessuno. Serve l’intelligenza di governare queste trasformazioni gestendo la transizione tra il lavoro che c’è e quello che verrà. Così come serve un’analisi articolata del processo del ciclo dei rifiuti, per uscire dalle fasi emergenziali. Infine sul consumo del suolo – secondo i recenti dati dell’Ispra la Puglia è terza in Italia dopo Veneto e Lombardia mentre Foggia e Bari sono quinta e ottava nella classifica dei comuni -  credo che sia auspicabile ripensare a un serio piano delle città (e la Puglia non è certo marginale in termini di urbanizzazione), per avviare un processo sicuramente lento e faticoso di recupero delle costruzioni, ma non più rinviabile in particolare nelle zone costiere”. Cosa si attende dalla Regione Puglia? “Di certo non possiamo attenderci soltanto una vicinanza nei momenti difficili, ma impegni concreti secondo le specifiche competenze, nell’interesse di tutti i cittadini pugliesi”.
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