Pulizie scuole: domani sit-in dei lavoratori davanti le sedi dei Provveditorati provinciali
Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UilTrasporti: quadro inaccettabile che riguarda 2.500 addetti
[Fisascat Cisl]
Venerdì 14 febbraio si terranno in Puglia sit-in sotto tutte le sedi provinciali dei Provveditorati agli studi, dalle 10 alle 13, per chiedere come si intende affrontare la partita dei lavoratori degli appalti delle pulizie delle scuole. Lo annunciano i Segretari generali regionali della Filcams Cgil, Fisascat Cisl, (Barbara Neglia, Antonio Arcadio) e il Responsabile multiservizi UilTrasporti (Vincenzo Andriani), fortemente preoccupati per la sorte di chi sarà escluso così come per i contratti part-time già annunciati. La vicenda riguarda in Puglia circa 2.500 lavoratori che fino al 29 febbraio 2020 sono impegnati negli appalti delle pulizie delle scuole. “Per certi versi – osservano Neglia, Arcadio e Andriani – è paradossale che nelle nuove liste per la stabilizzazione di lavoratrici e lavoratori si contino solo 1.611 posti regionali accantonati (che nella scuola si riferiscono a 36 ore settimanali) disponibili per la figura professionale di collaboratore scolastico a seguito di quanto stabilito dal Miur. Ma è altrettanto inaccettabile che la proposta per inquadrare tutti i 2.500 lavoratori si riduca a 1.009 unità full-time e 1.204 unità a 18 ore settimanali”. In pratica non solo ci saranno dei licenziamenti rispetto all’organico attuale (circa 300) ma senza gli interventi che le Organizzazioni Sindacali stanno chiedendo da mesi, la realizzazione del processo di internalizzazione porterà alla stabilizzazione di una parte di lavoratrici e lavoratori e al ricorso al part-time di un’altra parte con il conseguente dimezzamento del salario. “Si defila un quadro assolutamente inaccettabile – aggiungono i sindacalisti – per il quale qualcuno sarà lasciato a casa, qualcun altro si vedrà dimezzate le ore di lavoro e solo i più fortunati saranno regolarmente assunti. Per questo faremo sentire la nostra voce davanti le sedi dei provveditorati pugliesi chiedendo garanzie e controllo sulla stesura delle liste dei lavoratori interessati”.
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