Povertà, Cgil Cisl Uil Puglia: positivi i fondi stanziati dalla Regione
In campo ogni strumento disponibile per non lasciare alcuno indietro
[Cisl Puglia]
È fondamentale che il lavoro congiunto dei diversi livelli di rappresentanza, istituzionale e sociale, continui ad essere alla base non solo del modello di governance ma anche di quello che sarà il futuro una volta terminata questa fase, quando bisognerà ricostruire un modello sociale che affronti le sfide notevoli che questo periodo lascerà in campo, ad evitare che impoverimento e disuguaglianze sostanzino ulteriormente la loro opera lasciando indietro chi non riesce a farcela”. Lo dichiarano le segreterie regionali congiunte di Cgil Cisl Uil Puglia a margine della videoconferenza che ha definito gli interventi dal Fondo regionale Povertà a integrazione del Piano Regionale delle Politiche Sociali 2017-2020, a seguito della quale la Regione Puglia ha stanziato 36 milioni di euro della misura Red, consentendo così la presa in carico delle domande rimaste sospese e avviando un nuovo intervento che allarghi la platea dei beneficiari, estendendola a coloro che erano rimasti esclusi dalla precedente applicazione della predetta misura di contrasto alla povertà. “Inoltre – spiegano le segreterie confederali – accogliamo con soddisfazione il trasferimento ai Comuni di 11,5 milioni di euro dal Fondo globale assistenza sociale (FGSA), che si aggiungono ai 400 milioni messi a disposizione dall’Esecutivo nazionale, per fronteggiare le prime necessità delle famiglie che non rientrano nelle misure di sostegno finora in vigore, siano essi di sostegno al reddito (Naspi, Cigo, Cigs, cassa in deroga ed altre misure) siano, invece, di contrasto alla povertà (RdC, ReD). Ora più che mai, va messo in campo ogni strumento utile a sostenere, quantomeno nel breve periodo chi si è ritrovato, da un giorno all’altro, senza prospettive occupazionali e reddituali. Questa crisi, che è sì sanitaria, ma anche economica e sociale, va affrontata con determinazione: nessuno può essere abbandonato. Ecco perché la stessa flessibilità che abbiamo chiesto alla Regione Puglia va pretesa dal Governo nazionale, in maniera tale da poter rimodulare vincoli e condizioni di accesso al reddito di cittadinanza e, conseguentemente, ampliare la platea di riferimento di questa misura”. Cgil Cisl Uil fanno sapere che “il monitoraggio, richiesto nell’incontro dello scorso 26 marzo all’Assessore al Welfare Ruggeri, riguardo lo stato dei servizi in capo ai 45 ambiti sociali all’indomani dell’emergenza sanitaria, ha evidenziato l’avvenuta chiusura dei centri diurni e la sospensione dei servizi non essenziali, mentre resterebbero assicurati quelli di assistenza domiciliare integrata rivolta soprattutto ai casi di anziani e disabili soli, anche l’assistenza domiciliare sociale. Restano alcune limitate criticità in alcuni Ambiti Sociali già in difficoltà prima dell’emergenza sanitaria: per queste situazioni abbiamo chiesto ogni forma di sostegno e di affiancamento da parte della Regione, in modo da evitare ulteriori penalizzazioni e crescenti disagi per i cittadini di riferimento”. I sindacati, allo stesso modo, hanno assicurato “la massima collaborazione da parte delle nostre strutture comunali di patronato e di assistenza fiscale, che come non mai in questo momento sono vere e proprie antenne di rilevazione di disagio e di nuovi bisogni”.
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