Coordinamento politiche sociali Cgil Cisl Uil: non più rinviabile confronto con la Regione Puglia

Senza risposte i sindacati confederali si mobiliteranno

[Cisl Puglia]

“Su sanità e welfare è più che mai necessario aprire un confronto con la Regione, per contribuire con proposte di merito alla riorganizzazione del sistema sanitario e sociosanitario: per questo, nonostante inascoltati da mesi, insistiamo che con le Confederazioni si coinvolgano, con tavoli di lavoro ad hoc, le nostre categorie del Pubblico Impiego, dei Pensionati e dei Servizi affinché i provvedimenti e le misure da adottarsi in questa delicata fase emergenziale da parte del Governo Regionale possano essere rese più efficaci dal contributo di esperienza e dalle proposte delle rappresentanze del mondo del lavoro”. È il Coordinamento unitario delle Politiche Sociali di Cgil Cisl Uil di Puglia a rilanciare l’appello al Presidente Michele Emiliano al termine della riunione in videoconferenza dell’organismo sindacale. “Le più importanti criticità sulle quali stiamo da tempo sollecitando il Presidente e l’Assessore alla Salute e al Welfare prof. Lopalco per aprire un confronto di merito, riguardano temi non più rinviabili alla luce dell’emergenza nella quale siamo rientrati – osservano Cgil Cisl Uil –. Si tratta della capacità di risposta, del Piano Ospedaliero predisposto dalla Regione, incremento dei posti letto (ancora sulla carta) e dell’ appropriatezza delle cure, per garantire un concreto rafforzamento dell’offerta sanitaria, rispetto all’attuale recrudescenza della pandemia; della definizione di un ‘piano di potenziamento dell’assistenza territoriale’, a partire da una riflessione sull’avvio delle USCA e sulle evidenti carenze da colmare relativamente al personale impegnato sul territorio, che va senza dubbio rafforzato. È necessario, inoltre, fare il punto sullo stato dell’arte dell’organizzazione dei PTA (in buona parte ancora irrealizzati), sulle misure per la Non Autosufficienza, e sull’assistenza domiciliare per i pazienti cronici e alle altre condizioni di fragilità, ai sostegni per la Unità di Continuità Assistenziale”. Secondo Cgil Cisl Uil è quanto mai necessaria l’attività di verifica e controllo sulle misure anti contagio nelle Rsa come nei luoghi di lavoro ed il potenziamento ‘interforze’ degli interventi ispettivi, rivolti a prevenire l’insorgere di ‘focolai’ che possono essere favoriti da comportamenti omissivi o di sottovalutazione rispetto al corretto uso dei DPI e all’attuazione puntuale dei Protocolli Anti contagio e Sicurezza aziendali pubblici e privati. Il confronto con la Regione Puglia, fino ad ora quasi inesistente, con le categorie del Pubblico Impiego, dei Pensionati e dei Servizi di Cgil Cisl Uil di Puglia dovrebbe inoltre affrontare le migliori modalità per mettere in campo la campagna per le vaccinazioni antinfluenzali ed il crono programma delle relative attività, per garantire le persone ad alto rischio di tutte le fasce d’età. “Alle necessità che abbiamo in questi mesi richiamato all’attenzione del Presidente Emiliano – aggiungono Cgil Cisl Uil – si aggiunga che in Puglia mancano circa 15.000 operatori sanitari (stime di Agenzie Regionali) e se si considerano anche le RSA e strutture Territoriali, le carenze sono di molto superiori. Non meno importanti sono le azioni da pianificare sul versante della prevenzione e della sicurezza dei lavoratori della Sanità, dei Servizi Socio Sanitari e Socio Assistenziali, per evitare in ogni modo il collasso delle strutture ospedaliere. E sempre sul fronte del lavoro degli addetti indispensabili per il funzionamento delle strutture sanitarie come sindacati vogliamo evidenziare il forte disagio che stanno vivendo le lavoratrici e i lavoratori dell’appalto e dell’indotto delle Asl, esposti anch’essi in prima linea”. Nel corso del Coordinamento Politiche Sociali è stato anche rilevato che l’imponente processo di invecchiamento della popolazione richiede l’adozione di politiche e di scelte capaci di rendere gli anziani parte attiva e non, invece, un onere per il sistema economico e sociale. Si vive di più, ma non sempre si vive meglio. Sono gli anziani a pagare il costo più alto dei processi di razionalizzazione della spesa sanitaria, che ha comportato l’abbattimento dei posti letto ospedalieri e l’indebolimento degli interventi sociosanitari sul territorio. Il Coordinamento Politiche Sociali di Cgil Cisl Uil ha ribadito che se non dovesse esserci alcuna convocazione e confronto con la Regione Puglia, come da richieste inoltrate per affrontare le tante criticità emerse, oltre alle iniziative categoriali nazionali predisposte nei prossimi giorni, i sindacati confederali pugliesi programmeranno unitariamente, nel rispetto dei Decreti in atto, iniziative volte a sensibilizzare il nuovo governo regionale a confrontarsi con le parti sociali.

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