Divania: Delle Noci: “403 lavoratori attendono giustizia da anni”

Disposto il pignoramento dei beni per 14 manager Unicredit

[Cisl Puglia, Filca Cisl]

“Il provvedimento con il quale il tribunale di Bari ha disposto il sequestro conservativo dei beni di 14 manager che guidavano Unicredit, tra i quali Federico Ghizzoni e l’attuale numero uno di Leonardo, Alessandro Profumo, è l’ulteriore conferma di quanto sosteniamo da tempo: il fallimento dell’azienda ‘Divania’ è stato provocato da operazioni e investimenti sbagliati, suggeriti in malafede da funzionari e manager bancari”. Lo dichiara Antonio Delle Noci, segretario generale della Filca-Cisl Puglia, commentando l’accoglimento dell'istanza di misura cautelare di tipo patrimoniale deciso nei giorni scorsi dalla seconda sezione penale del tribunale di Bari su richiesta di Francesco Saverio Parisi, titolare dell’azienda barese. “Sin dall’inizio di questa vicenda – spiega Delle Noci – ci siamo sempre battuti al fianco dei lavoratori della Divania, che hanno pagato con il licenziamento errori commessi da altri. Divania – ricorda - produceva divani ed era una delle realtà industriali più importanti del sud: impiegava 430 operai nel suo stabilimento di 40.000 metri quadrati coperti ed aveva un fatturato di 70 milioni. Nei tempi d’oro era fra le prime industrie esportatrici della Puglia, insomma, un fiore all’occhiello del tessuto industriale regionale e nazionale. Poi è arrivata la bolla dei derivati, che in un attimo ha messo in ginocchio la società e ne ha bloccato l’attività, costringendo il titolare a licenziare tutti i lavoratori e chiudere l’azienda. Secondo l’accusa, però, i funzionari della banca avrebbero ingannato Parisi, titolare dell’azienda, inducendolo a sottoscrivere 203 contratti derivati che hanno impedito la normale attività produttiva della società e ne hanno causato prima il dissesto e poi il fallimento. L’accusa nei loro confronti è di concorso in bancarotta fraudolenta. Ho grande fiducia nella giustizia – sottolinea Delle Noci - e sono certo che l’azione giudiziaria in corso riuscirà a definire la verità e ad assicurare la giustizia. Noi continuiamo a restare a completa disposizione dei lavoratori, che non devono sentirsi soli. Per far sentire la nostra vicinanza siamo anche presenti a ogni udienza con striscioni e bandiere. Come sindacato – prosegue - continueremo a seguire con attenzione il processo penale in corso che vede imputati i vertici di Unicredit per aver sottratto 183 milioni dai conti correnti di Divania senza autorizzazione della società correntista in danno dei creditori e soprattutto dei dipendenti. E seguiremo con grande attenzione la procedura fallimentare in ordine al recupero della suddetta somma, che dev’essere ripartita tra tutti i creditori per la chiusura del fallimento e del riavvio dell’attività di Divania. Ci sono 430 lavoratori, e quindi 430 famiglie, che hanno sete di giustizia per i danni economici, le sofferenze, i disagi, le umiliazioni e le vere tragedie sociali patite in questi anni, bisogna dar loro una risposta nel più breve tempo possibile”, ha concluso il segretario generale della Filca-Cisl Puglia.

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