Il patto sociale leva dello sviluppo e per una migliore qualità del lavoro
Nota di Antonio Castellucci, Segretario generale Cisl Puglia
[Cisl Puglia]
“Il dialogo, il confronto e l’ascolto all’interno di un Patto sociale possono essere lo spartiacque tra sviluppo, crescita e arretratezza; tutto ciò significherebbe mettere al centro del dibattito: conoscenza, competenza, crescita, lavoro, equità sociale, contrasto alle diseguaglianze e alla povertà”. Così Antonio Castellucci, Segretario generale della Cisl Puglia. “Senza dialogo ogni ipotesi di sviluppo ordinato per una ricchezza diffusa sono solo slogan, parole. Da mesi in Puglia la Cisl sollecita un confronto stabile, sollecitando la Regione Puglia alla convocazione delle cabine di regia tematiche attraverso una concertazione serrata, condividendo un impegno congiunto tra Istituzioni e parti sociali. In questo quadro è positiva la convocazione della Cabina di Regia in Regione Puglia con i sindacati confederali per mercoledì 13 ottobre e auspichiamo che sia l’inizio di un percorso stabile e duraturo. Siamo convinti che senza una capacità di fare squadra le ambizioni di ripresa, di rilanciare un’economia che ancora oggi sembra tumultuosa si fonda su una occupazione spesso precaria e instabile, su un divario di genere e generazionale che è ben lontano dal ridursi e su una sicurezza sul lavoro che mostra ancora troppi limiti e che miete inesorabilmente vittime ogni giorno” – aggiunge il sindacalista. “Ci sono opportunità che non possono essere rinviate, né possono attendere i tempi di una politica che troppe volte sembra andare da sola, senza rispondere o rappresentare interamente le necessità del Paese e del Mezzogiorno in particolare. Tutto ciò ancor più in questa fase concitata di questi giorni con gli attacchi a sedi sindacali e a sindacalisti anche impegnati nella sicurezza sanitaria del Paese e nella realizzazione dell’indispensabile piano di vaccinazione. Non possiamo più perdere tempo, alla luce delle risorse del Pnrr che arriveranno sul territorio, dobbiamo rinverdire la stagione degli accordi di concertazione che ci hanno consentito di affrontare crisi economiche difficilissime. Bisogna adoperarsi per incentivare gli investimenti pubblici e privati, rilanciare la contrattazione, per allargare il campo delle tutele relativamente alla politica salariale e al Welfare aziendale per poter puntare ad una occupazione più stabile e più sicura nei luoghi di lavoro. Questa è una impostazione possibile lavorando insieme, attraverso una vera coesione sociale, progetto per progetto del Pnrr, confrontandosi nel merito delle questioni delle missioni e sapendo che ogni tassello, ogni discussione servirà a costruire con precisione tutto il puzzle che dovrà corrispondere alle esigenze ed ai bisogni del Paese, dei cittadini. Ricordiamo che il Piano si articola in sedici componenti, le quali sono raggruppate in sei Missioni: 1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; 2. Rivoluzione verde e transizione ecologica; 3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile; 4. Istruzione e ricerca; 5. Inclusione e coesione; 6. Salute. A qualcuno il Pnrr per come è strutturato può sembrare che tratti principalmente temi nazionali, invece non è affatto così, in realtà riguarda i singoli territori. A nostro avviso il Pnrr, se declinato in chiave Puglia, potrà essere un nuovo Patto regionale di sviluppo su cui le Istituzioni, la Giunta e il Consiglio Regionale con le parti sociali dovranno confrontarsi. La ripresa è in mano ad ognuno di noi, alle Istituzioni, alla politica, alle parti sociali; noi come Cisl di Puglia ci sentiamo e vogliamo essere in prima linea per costruire una Puglia protagonista di una nuova Europa, più sviluppata e più giusta, e magari anche collaborare ad un mondo in grado di sconfiggere insieme malattie e povertà” conclude Castellucci.
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