Stato di Agitazione dei Vigili del Fuoco Puglia: incremento di organico insufficiente e non in linea con il DM
I sindacati scrivono al Ministro, al Governatore e alle autorità competenti
[Cisl Puglia]
In una lettera inviata al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, al Sottosegretario di Stato Carlo Sibilia, al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco Soccorso Pubblico e Difesa Civile Laura Lega, al Capo del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco Guido Parisi, alla Commissione di garanzia sul diritto di sciopero, al Dirigente Ufficio III Relazioni Sindacali Bruno Strati, al Presidente Regione Puglia Michele Emiliano, al Direttore Regionale Vigili del Fuoco Puglia Giampietro Boscaino, e ai Prefetti di Bari, B.A.T., Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto, i sindacati dei Vigili del Fuoco hanno proclamato lo stato di agitazione per denunciare l’insufficiente incremento di organico in Puglia. De Marco (FNS CISL), Cacciatore (CONAPO), Santoro (UIL PA VV.F), Anelli (FP CGIL), Capone (CONFSAL), Pallerano (VV.F. U.S.B. PU) esprimono preoccupazione perché nonostante “il nuovo decreto prevede la ripartizione dell’incremento di organico di 140 unità di personale appartenente al ruolo dei vigili del fuoco, di cui 40 unità con decorrenza 1/10/2021 e 100 unità con decorrenza 1/10/2022, e i Comandi VV.F. pugliesi interessati dal potenziamento sono: Bari, B.A.T. e Taranto, gli stessi hanno visto incrementare il numero di vigili rispettivamente di 2, 4 e 4 unità. La cui somma – insistono i sindacati – non è neppure il 10% dell’incremento di organico disposto dal nuovo DM (in allegato). Cosa ancor più grave è il mancato riconoscimento come “centri di formazione territoriale del C.N.VV.F dei Poli didattici della Direzione Regionale Puglia e del Comando di Brindisi. Il nuovo “Allegato A”, del DM in oggetto, infatti ha previsto SOLO il riconoscimento dei seguenti centri di formazione: Bergamo, Catania, Catanzaro, L’Aquila, Oristano, Pisa, Terni e Torino. Chiediamo quindi di inserire, con la massima urgenza magari con un nuovo decreto, i poli didattici pugliesi nell’Allegato “A” del DM in oggetto, considerato che da anni e senza pause effettuano la “formazione d’ingresso” non solo per i Vigili ma anche per le varie specializzazioni del C.N.VV.F. Inoltre da mesi stiamo denunciando che la dotazione organica (operativi, amministrativi, direttivi compresi) dei Comandi pugliesi è scarsa e soprattutto sottostimata. Con la presente rinnoviamo la richiesta di provvedimenti urgenti e straordinari. Non accettiamo la chiusura “temporanea” dei distaccamenti anzi riteniamo non più rimandabile l’apertura di nuovi distaccamenti VF sul territorio pugliese, affinché garantiscano maggiore copertura territoriale e soprattutto garantiscano tempi ragionevoli per raggiungere il luogo d’intervento. A sostegno della vertenza, ci si riserva di ricorrere ad ulteriori e più incisive forme di mobilitazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica, non escludendo lo sciopero”.
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