Rapporto Bankitalia e Pnrr, Castellucci: non pessimismo ma prudenza
Sulle colonne del Corriere del Mezzogiorno il leader della Cisl Puglia fa una analisi sull'economia regionale
[Cisl Puglia]
Nei primi nove mesi del 2022 l’economia pugliese ha continuato a crescere, completando il recupero dei livelli produttivi persi a causa della pandemia. L’ultimo aggiornamento sull’economia regionale di Bankitalia non è pessimista ma nello stesso tempo conferma, in questa fase, l’opportuna prudenza a causa di un rallentamento economico e sociale che potrebbe incidere in prospettiva sul futuro della Puglia. Solo agli inizi dell’anno, meno di 11 mesi fa, si prevedeva uno sviluppo vivace positivo che sembrava andare ben oltre ogni aspettativa, dopo una pandemia devastante che peraltro non abbiamo ancora archiviato del tutto. Poi la guerra, la criticità dei prezzi dell’energia, l’inflazione, le difficoltà di reperire materie prime e della crisi della logistica hanno riscritto lo scenario regionale e non solo, con timori che di fatto raccolgono ed aumentano incertezze e che sembrano aggravarsi ogni giorno di più; trovando riscontro su quanto puntualmente è stato pubblicato da Bankitalia e come più volte avevamo evidenziato come Cisl Puglia in questi mesi a seguito dei segnali non molto incoraggianti che arrivavano dai territori pugliesi. In questo contesto ci sono anche contraddizioni, gli effetti non sono stati uguali per tutti, ma certamente pesanti sono stati per famiglie e retribuzioni a fronte anche di un’inflazione mai così alta da metà degli anni ’80. Il mondo del lavoro, con lavoratori e imprese, in questo quadro ha reagito rimboccandosi le maniche e rispondendo con tutta la capacità di resilienza di cui era ed è capace. Occorre essere prudenti ma non pessimisti. Sul territorio pugliese dobbiamo avere la capacità e la convinzione di fare sistema, al di là della quotidianità e dei dibattiti sterili perché la Puglia ha bisogno di avere una visione di sviluppo condivisa. Analizzando ancora i dati regionali dei primi nove mesi del 2022, nel rapporto di Bankitalia il settore industriale ha registrato aumenti di import e export, nonostante le note criticità dell’aumento dei costi energetici e delle difficoltà nelle catene di approvvigionamento delle materie prime. Lo studio mostra bene ancora l’interessante crescita economica del settore delle costruzioni, trainata dall’edilizia privata, nonostante anche qui gli aumenti dei costi delle materie prime. Per questo comparto si stima un ulteriore aumento della redditività delle imprese per tutto l’anno corrente. Altro segnale positivo, non scontato qualche mese fa, è il recupero dei livelli occupazionali pre-pandemici mentre le risorse del Pnrr iniziano ad arrivare, con circa 4,8 miliardi già destinati agli Enti, in particolare per le missioni dedicate a transizione ecologica, inclusione e coesione sociale. Rilevanti di queste assegnazioni del Pnrr sono per il potenziamento delle linee ferroviarie regionali con circa 0,5 miliardi e dello sviluppo del trasporto rapido di massa con ulteriori 0,4 miliardi. In tutta questa situazione non mancano però preoccupazioni per un’inflazione incalzante che sta intaccando salari e pensioni, la capacità dei consumi ma anche il risparmio delle famiglie pugliesi. Circa il 60% delle famiglie fa fatica ad arrivare a fine mese, a cui si aggiunge purtroppo una povertà relativa che nel 2021 ha colpito un terzo delle famiglie della Puglia. Su queste criticità sosteniamo che si può e si deve lavorare per individuare soluzioni anche territoriali, a partire dalla cabina di regia regionale. Sollecitiamo quindi la Regione ad un confronto con il sindacato confederale ed un impegno costante nell’attuazione dei progetti del Pnrr che nei prossimi mesi entrerà sempre più nella fase operativa. Si tratta di risorse (Pnrr e nuova programmazione Comunitaria 2021-2027) che se ben utilizzate possono rappresentare una opportunità straordinaria. Puntiamo a fare della Puglia, un hub energetico, rilanciare la leva di una nuova politica industriale e infrastrutturale che coniughi ambiente, sicurezza e lavoro, preservando i grandi e strategici poli regionali di siderurgia, automotive, aerospazio etc, insieme al loro portato di professionalità e produzione. Altrettanto considerevole sarà anche puntare su agricoltura e turismo non lasciando ogni strategia all’iniziativa privata, troppo piccola e parcellizzata, per costruire un progetto di sviluppo complessivo capace di garantire un mercato del lavoro equo e con le adeguate tutele. È arrivato il momento di dover affrontare ogni singolo problema, con tutte le varie complessità, senza rinunciare ad una visione di coesione e sistema strutturato di relazioni, consolidando un confronto tra le parti, mondo del lavoro, politica e istituzioni, fondato sulla partecipazione che sono alla base di un nuovo rilancio strategico regionale.
Antonio Castellucci
Segretario generale Cisl Puglia
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