Sanità: domani a Bari assemblea regionale della Cisl Puglia
Si discuterà della manifestazione nazionale del 25 novembre
[Cisl Puglia]
Giovedì 23 novembre dalle 9.30 si terrà a Bari, presso l’Hotel Excelsior, l’assemblea regionale della Cisl con all’ordine del giorno il Protocollo sanità e welfare sottoscritto con Regione Puglia e la Manifestazione nazionale Cisl del 25 novembre a Roma a cui parteciperà una folta delegazione da tutta la Puglia. Dopo l’introduzione di Valentina Donno, Segretaria Regionale organizzativa Cisl Puglia è previsto il dibattito che sarà concluso da Antonio Castellucci, Segretario generale Cisl Puglia. In particolare si rilanceranno la ripresa del confronto tra i livelli istituzionali e sindacato confederale sia a livello regionale che delle singole Asl sulle numerose criticità del sistema sanitario e welfare pugliese a cominciare dalle liste e tempi di attesa. Si discuteranno le proposte di modifica, avanzate dalla Cisl alla base della manifestazione nazionale per modificare la manovra economica del Governo che sarà in discussione in Parlamento. Sulla legge di bilancio 2024 è stato espresso un “giudizio articolato”, con “luci e ombre”, determinate anche dalla “cubatura limitata delle risorse individuate”. I 24 miliardi previsti, di cui l’85% del totale è destinato a sostegno dei redditi di lavoratori, pensionati e famiglie, conferma del taglio al cuneo contributivo, riduzione della seconda aliquota Irpef, etc…, di fatto non sono ancora sufficienti per una politica di sviluppo mentre sarà indispensabile un completo utilizzo del Pnrr, soprattutto nel Mezzogiorno. Se diverse richieste avanzate dalla Cisl durante il confronto di questi mesi sono state recepite, vanno evidenziate anche le “ombre” di questa legge di bilancio in particolare nel sistema pensionistico-previdenziale. È da correggere il taglio alle rendite pensionistiche retributive dei lavoratori degli enti locali, dei sanitari, degli insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate, degli ufficiali, aiutanti e coadiutori giudiziari e poi occorre assicurare una pensione contributiva di garanzia per i giovani dando risposte di inclusione a donne, madri e lavoratori impegnati in settori usuranti e gravosi, sostenendo concretamente la previdenza complementare, garantendo la piena indicizzazione delle pensioni. Pensando al capitolo sanità, denatalità, povertà delle famiglie, dati morti sul lavoro preoccupanti nei primi 8 mesi dell’anno, crisi settore industriale ed energetico, e un tema certamente non marginale, quelle delle risorse anche in Puglia, che conta circa 1,5 milioni di pensionati, contro 1,3 milioni circa di lavoratori nella consapevolezza, comunque, che decisivo sarà uno sviluppo economico e produttivo, concertato con le parti sociali, per garantire il benessere per tutti.
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