8 marzo, Cisl: il lavoro alle donne vero strumento di libertà. Non solo un giorno dedicato ma tutti i giorni
Donno: dimissioni femminili in Puglia registrano + 20,1%
[Cisl Puglia]
“Un recente studio riporta nel 2023 un aumento del 5,9% del lavoro femminile, ma nonostante il dato confortante, il divario tra occupazione maschile e femminile resta tra le più alte del Paese, solo il 35,4% delle donne contro il 63,6% degli uomini. Alla luce di questi dati, a maggior ragione ancora oggi, c’è necessità di parlare del ruolo delle donne nel mondo del lavoro e di come, ancora, si faccia fatica a conciliare i tempi vita-lavoro o raggiungere posizioni apicali”. Così la Segretaria regionale della Cisl Puglia, Valentina Donno, alla vigilia della festa della donna. “In realtà – aggiunge – sovente a nulla valgono le esperienze lavorative accumulate, le competenze, il bagaglio di studi: vige spesso ancora lo stigma secondo il quale essere donna corrisponde a non essere addirittura ‘affidabile’ sul lavoro. Eppure i dati economici confermano in maniera diffusa che il lavoro delle donne porta beneficio a tutta la società. Come Cisl Puglia – sottolinea Donno – siamo da sempre convinti, ed impegnati quotidianamente, a sostenere che politiche strutturali attente al supporto delle famiglie, servizi pubblici volti a garantire quei sostegni essenziali al proseguimento delle carriere professionali delle donne, siano la risposta giusta a un fenomeno sociale ancora frequente, per esempio dell’abbandono del lavoro, prevalentemente dopo aver avuto figli. Le dimissioni femminili complessive registrate in Puglia nel 2022 sono state 2.034, con un +20,1% rispetto al 2021. Le donne devono poter essere libere di scegliere se fare figli o no, se avanzare nella carriera, devono avere tutte le opportunità, alle quali vanno forniti servizi per vivere compiutamente la condivisione e l’eventuale genitorialità. Più lavoro per le donne significa anche costruire una prospettiva futura concreta sul piano della sensibilità, della sostenibilità previdenziale e del welfare, che sarà sempre più importante visto l’invecchiamento della popolazione e il calo delle nascite. L’autonomia lavorativa costituisce il grimaldello con cui scardinare la piaga della violenza economica, non meno grave di quella fisica o psicologica, più diffusa di quanto si possa immaginare, fenomeno trasversale ad ogni ceto. Il lavoro genera libertà economica, inserimento nel tessuto sociale, democrazia. Il lavoro genera emancipazione e libertà in ogni contesto per le donne. Un credo da ricordare non solo l’8 marzo, ma da praticare quotidianamente” – conclude la Segretaria Cisl Puglia.
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