Povertà ed esclusione sociale: Castellucci, preoccupano i dati regionali Istat

[Cisl Puglia]
Nel 2024, il 37,7% dei pugliesi è risultato a rischio di povertà o di esclusione sociale, un incremento significativo rispetto al 32,2% del 2023. Questi dati sono preoccupanti, evidenziando un peggioramento di circa 5 punti percentuali e collocando la Puglia tra le regioni con il maggiore tasso di rischio in Italia. Considerando che la media nazionale è del 23,1%, è evidente l'urgenza di attivare maggiori misure di sostegno regionali mirate a contrastare questa situazione. La Puglia sta attraversando, a differenza forse di altri territori, un incremento delle criticità economiche e sociali che non può essere ignorato. Tutto questo fa il paio con il tasso di occupazione che è cresciuto in Puglia nel corso del 2024 di appena + 0,5% rispetto all’anno precedente, infatti risulta essere penultima regione del Mezzogiorno per tasso percentuale di crescita. Questo quadro generale ci sollecita a rendere fondamentale il supporto dei redditi da lavoro, poiché non sempre sono sufficienti a garantire il superamento della povertà. Il lavoro povero infatti, rappresenta ancora una questione rilevante che, oltre a svilire la persona, la esclude e la spinge ai margini della società, creando una vulnerabilità inaccettabile. Sosteniamo che i lavoratori con bassi redditi, le competenze professionali limitate (spesso correlate a un basso livello di istruzione) devono essere al centro dell'attenzione del governo regionale. Non sapendo di fatto cosa ci riserva il 2025, riteniamo che, per affrontare questa fase complicata, siano necessarie politiche che includano più contrattazione, welfare, investimenti infrastrutturali, una gestione efficace delle risorse del Pnrr e Fsc, il contrasto al lavoro precario, politiche attive del lavoro mirate, servizi alle famiglie per conciliare lavoro e vita privata, formazione professionale mirata alle vocazioni territoriali e un'informazione capillare. Come Cisl Puglia riteniamo che questi siano alcuni degli strumenti principali e necessari per rispondere alle esigenze urgenti delle famiglie pugliesi e per affrontare la grave situazione di povertà ed esclusione sociale. Ed è quanto chiederemo alla Regione Puglia nei prossimi mesi.